Negli ultimi tempi sono diventata molto protettiva per ciò che riguarda la mia vita privata, scelgo di condividere poco, soprattutto di ciò che riguarda mia figlia, ma oggi farò un'eccezione, perché quello che racconterò parla di bellezza, e diffonderla è parte della mia missione di vita.
Ieri mia figlia ha ricevuto la sua "pagella", e mentre ascoltavo una delle sue maestre leggerla, sono stata letteralmente travolta da Ondate di Bellezza.
La prima onda è arrivata proprio con quelle parole, che tratteggiavano con delicatezza e amore le sfumature più profonde di mia figlia.
La seconda è arrivata quando ho notato la commozione di mia figlia mentre, in braccio alla maestra, ascoltava questi racconti su di lei, in cui era descritta come una piccola delfina.
La terza ondata è arrivata mentre aspettavamo al chioschetto delle pizze le nostre prenotazioni, e la maestra ha preso da parte me e mio marito per raccontarci un aneddoto legato alla creazione della pagella... è un accadimento che ruota attorno a un'ametista, ma per la sua raffinata intimità, ho scelto di tenerlo per noi, sebbene fosse ricolmo di estrema bellezza.
La quarta ondata è giunta sulla spiaggia, davanti al nostro amato mare, nel rendermi conto di quanto sia fortunata la mia famiglia a vivere un percorso e un progetto educativo così prezioso.
Perché quando maestre, genitori, bimbi e bimbe si riuniscono per festeggiare insieme, con semplicità, ma con la gioia di condividere tempo di qualità, lì accade la magia.
Scambiarci aneddoti, racconti, per scoprire un po' di più e da altri punti di vista i nostri piccoli gioielli in crescita, è qualcosa di molto diverso dal classico rapporto educatrici/genitori.
È far parte di una squadra, un'estensione dello scrigno protetto della famiglia, che permette la libertà dell'autonomia, la sicurezza del rispetto emotivo, in cui ogni singola famiglia è accolta, accettata, supportata anche nelle vulnerabilità, nelle sofferenze e nelle difficoltà.
Ricordo ancora la prima volta che ho incontrato due delle maestre di mia figlia. Mi sono trovata davanti queste splendide donne dalle chiome copiose, una nera e l'altra rosso fuoco. Ma osservando i loro occhi, in un attimo ho saputo che con loro mia figlia sarebbe stata al sicuro, libera di crescere nella sua Autenticità.
Così è stato, e così continua a essere.
Perché ho scelto di condividere questo racconto qui sul mio blog, invece di fare un semplice post sui social?
Perché parlare di questo mi permette di ricordare che il BenEssere è qualcosa che non ha a che fare solo con noi, con il nostro corpo, con le nostre emozioni, con la nostra mente, ma riguarda anche l'ambiente in cui viviamo, agiamo e ci muoviamo ogni giorno.
Possiamo curare il corpo, fare sport, mangiare in modo sano, ma se viviamo in un ambiente che percepiamo come tossico, inevitabilmente qualcosa continuerà a manifestarsi a llivello sintomatico... perché manca Armonia!
Per cui, ora che stai leggendo queste parole, soffermati un attimo a riflettere sul luogo in cui vivi, anzi in cui hai scelto di vivere in questo momento (ricordo brevemente che anche una non scelta è pur sempre una scelta).
Ti piace la tua casa? Ti piacciono le persone che frequenti, ti piace quello che vedi ogni giorno quando vivi la tua quotidianità?
Insomma quanta bellezza c'è nella tua vita in questo momento?
Ecco, il livello di Bellezza percepito per me ha molto a che fare con lo stato di BenEssere, perché la bellezza richiama subito l'armonia, e dove c'è l'Armonia c'è BenEssere.
Preferisco interrompere qui, per ora, questo pensiero a spirale, riportando la frase finale della pagella di mia figlia, perché racchiude tutto l'amore, la devozione di un lavoro fatto per vocazione e non per necessità, e che proprio per questo mi commuove ogni volta che la ascolto: "È un onore essere la tua maestra".
E voglio concludere questo post così anch'io...
Maestre care, è un onore per noi avervi nelle nostre vite.
Grazie per contribuire al nostro BenEssere come famiglia.
Con Amore e Grazia,
Letizia, (ma stavolta anche un po' Andrea e Deva Luz)
BenEssere in Armonia - Letizia Rossi
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