Ciao, sono Letizia Rossi

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Aiuto le Persone che stanno affrontando dei cambiamenti di Vita a riscoprire e nutrire il loro Autentico BenEssere, affinché possano accogliere ogni trasformazione con Armonia e Serenità

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È possibile riuscire a trasformare i grandi dolori e le sofferenze della vita in qualcosa di unico, prezioso e raro: dei veri e propri Doni?

Per me la risposta è SÌ...
Il cammino che mi ha portata a questa conclusione è iniziato con una domanda apparentemente più semplice: Chi sono?
Nel tentativo di darvi una risposta, ho iniziato il viaggio più bello, appassionante e avventuroso della mia vita…
Quello verso la mia Guarigione

Ritorniamo un passo indietro... Chi sono?

Questa più che una domanda è LA domanda.
La prima volta in cui me la sono fatta, avrò avuto forse tre o quattro anni. È un dolcissimo ricordo che mi ha accompagnato per tutta la vita, ma solo di recente ho iniziato a comprendere realmente cosa significhi la risposta che ricevetti allora...
La chiave di svolta è arrivata quando ho iniziato a vedere la mia vita in modo ciclico, e a vivere seguendo i miei Ritmi Interiori, armonizzandoli il più possibile a quelli della Natura. Ho iniziato finalmente a ri-membrare chi fossi, andando a recuperare tutti i pezzettini di me che avevo lasciato sparpagliati in giro, per ritrovare finalmente la mia completezza e la mia centratura.

La risposta che, ad oggi, mi sembra la più onesta per descrivermi è di una Naturopata, Sacerdotessa della Dea (una Naturopatessa)

in Cammino sul Sentiero di Guarigione, la Mia, ancor prima di quella altrui.

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Che mi sarei occupata della Salute e di aiutare le altre persone è una consapevolezza che ho maturato in diverse fasi e a diversi livelli nel corso della mia vita. All’Università ho scelto la Facoltà di Psicologia, ma sapevo che in quel momento non ero pronta a dedicarmi alla pratica clinica, per cui mi sono orientata verso la Psicologia Cognitiva.
Volevo sapere tutto di come funziona il nostro organo più importante e misterioso. Ma ben presto compresi che negli insegnamenti che stavo ricevendo mi mancava qualcosa… ed era proprio quello che a me interessava di più.
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Ogni nostra scelta determina il tipo di cammino che ci accingiamo a percorrere, e io preferisco di gran lunga le salite sui sentieri rocciosi

Quando mio padre scampò per poco alla morte per un infarto improvviso, lasciai la vita che avevo iniziato a costruirmi a Trento, dove stavo frequentando l’Università, per tornare nel paesino della Ciociaria in cui sono cresciuta, e stare vicino alla mia famiglia. Continuai l’università seguendo a distanza, il che mi permise di essere presente anche durante la malattia della mia nonna materna.
In quel periodo viaggiai molto, facevo la pendolare tra Frosinone, Trento e Torino, dove stavo svolgendo lo stage pre-lauream, ma ogni chilometro che percorrevo mi allontanava sempre di più dalla mia essenza. Vivevo agendo solo all’interno della mia zona di comfort, prendendo ogni singola decisione con razionalità e accondiscendenza, per non deludere le aspettative di chi mi stava intorno…
Ero convinta di sapere esattamente quello che volevo e anche come ottenerlo!
Ma in realtà stavo ignorando dei segnali importanti, e non sapevo ancora quale sarebbe stato il prezzo per tutto questo.
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È quando tutto vacilla che riusciamo a trovare il coraggio di fare quel salto che tanto ci terrorizza… per poi accorgerci che sappiamo anche volare!

Il mio personale Reset c’è stato alla fine del 2007, con la morte della mia nonna materna, figura cardine nella mia vita. Qualche mese prima era terminata anche la relazione quasi decennale che avevo con il fidanzato di allora, e per quanto mi sentissi sopraffatta dal dolore, dentro di me una vocina mi diceva: “Sai che è così che doveva andare… e ora sai cosa devi fare”.
Finalmente trovai il coraggio di uscire dalla mia Zona di Comfort!
Mi trasferii a Roma, ma non sapevo che quello sarebbe stato l’inizio di un Periodo Magico, durante il quale ricevetti un dono davvero prezioso
Non avevo sicurezze, di nessun tipo, tutto era nuovo, non avevo amici, facevo due lavori precari e sottopagati per potermi mantenere al limite della sopravvivenza… eppure mi sentivo libera!
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Permettiti di osare e vedrai accadere cose sorprendenti

Finalmente indipendente, mi sentivo benedetta ogni giorno, protetta e al sicuro. Avevo in mano le redini della mia vita, e questa cosa mi piaceva tantissimo.
Entrai in contatto con i viaggi astrali per la prima volta, e iniziai a recuperare parte delle mie capacità empatiche. Ma, spaventata dalla mole di informazioni che ricevevo, e senza gli strumenti adeguati a comprendere cosa mi stava succedendo, limitai e bloccai sempre di più queste capacità, finché non iniziai a soffrire di attacchi di panico.

L’equilibrio è fatto di continui piccoli movimenti… basta contrastarne uno per perdere la tua stabilità​

L’aver zittito per anni la mia Anima e il mio corpo, ignorando e negando a livello consapevole quanto siano collegati, mi portò al tracollo.
Le mie difese immunitarie erano in perenne allerta, mi ammalavo spesso, soffrivo di intolleranze alimentari e sfoghi cutanei. Nonostante il mio corpo continuasse a lanciarmi segnali per invitarmi a cambiare rotta, io ero impegnata a cercare all’esterno le cause di ciò che stavo vivendo.
D’altra parte, avevo fatto dei piani molto dettagliati della mia vita ed ero fermamente convinta che lavorando sodo, con disciplina e intransigenza, avrei ottenuto ciò che volevo.
Ero ormai un’adulta, e gli adulti si comportano così…

Non sempre ciò che vogliamo è ciò di cui abbiamo realmente bisogno... e la Vita arriva a ricordacelo​

Tutto era diventato difficile…
A lavoro mi sentivo sminuita, niente di più che un numero. Mi sentivo stanca, svuotata, andavo avanti per inerzia. Appena varcavo la soglia dell’ufficio mi veniva la nausea. A neanche trent’anni avevo la gastrite e dei principi di ulcere.
Cambiai lavoro. Nuova esperienza, nuove persone, possibilità di crescita all’interno dell’azienda, ma soprattutto il tanto agognato contratto a tempo indeterminato!
Ecco, sì che la mia vita si stava rimettendo sui binari. La Laura Magistrale in Psicologia Sociale e del Lavoro in vista, lavoro stabile, matrimonio alle porte.
Cosa avrei potuto desiderare di più?

La stabilità non è sinonimo di Serenità…

Non mi rendevo conto che mi stavo raccontando un sacco di belle e infiocchettate bugie per farmi accettare cose che in realtà non mi piacevano, o non mi piacevano più. Ma come potevo rifiutare tutti quei traguardi importanti che stavo per raggiungere? Ero un treno in corsa.
Come fare per fermarmi? Fisicamente!
A tre mesi dal matrimonio, nel primo giorno di riposo che mi prendevo dopo mesi, mi ruppi una costola. Durante la convalescenza, mentre osservavo fuori dalla finestra i nuvoloni neri e mi lasciavo inebriare dall’odore di un temporale estivo carico di elettricità, presi alcune decisioni importantissime, che avrebbero cambiato radicalmente la mia vita.

Nella Stasi arriva la Chiarezza...

Lasciai l’università, a due esami dalla laurea e con il progetto della tesi sperimentale già approvato, e diedi le dimissioni.
Decisi che avrei iniziato ad ascoltare quello che il mio Cuore mi diceva di fare, infischiandomene dei giudizi, dei pareri e delle aspettative dei famigliari.
Volevo diventare quella Me rilassata e serena che scriveva, avvolta nella luce rossastra del tramonto, che avevo visualizzato durante un’esperienza di connessione profonda nel mio periodo magico. Ero finalmente pronta a reclamare quel dono che avevo ricevuto e che attendeva ancora di essere scartato: la possibilità di Essere Felice!

Va' dove ti porta il cuore... Ma c'è una chiamata più grande che non può essere ignorata: quella dell'Anima, e finché non rispondi ogni cellula del tuo corpo farà di tutto per ricordartelo​

Nei tre anni successivi mi dedicai con tutte le forze e le energie a inseguire il Sogno di diventare una scrittrice…
Mi sentivo molto fortunata, perché mio marito mi sosteneva, era la mia roccia, il mio faro in mezzo alla tempesta delle porte sbattute in faccia, delle delusioni, delle illusioni, degli ambienti malsani, delle critiche e dei giudizi non richiesti.
Mi ripetevo che ero una privilegiata a poter inseguire i miei sogni, anziché lasciarmi tarpare le ali… Eppure, non respiravo.
Scambiavo l’insonnia per estro artistico, e usavo quella sofferenza, quella vacua malinconia, quel senso di insoddisfazione perenne che sentivo lacerarmi dentro, come scintilla creativa.
Ero attaccata con tutta me stessa a quel dolore, non volevo che andasse via.
Nonostante dovessi ricorrere spesso a farmaci, mi sentivo bene con me stessa, arrivando persino ad amare l’aspetto perennemente triste e quell’introversione che mi facevano apparire così misteriosa, quasi evanescente…
Ma intanto il mio corpo restava bloccato sulla cima di una scalinata, incapace di muovere un solo passo, di fare un solo scalino… o restavo paralizzata in macchina, con l’affanno e le lacrime che mi esplodevano dalla gola all’idea di mettere piede in ufficio. E nel frattempo un’altra me viveva in parallelo nel mondo onirico…

Per trovare i tesori più rari e preziosi è necessario avere il coraggio di calarsi nell'oscurità

Iniziai un percorso di terapia psicologica, e il mio medico mi prescrisse degli psicofarmaci per aiutarmi con l’insonnia. Ero seduta sul bordo del letto, con il flaconcino di gocce tra le mani. Lì, in quel momento, decisi che non era così che volevo risolvere i miei problemi, non era così che volevo la mia vita. Misi il flaconcino nel cassetto del comodino e me ne andai.
Lo ritrovai lì, nel fondo del cassetto, ancora chiuso e completamente dimenticato, sei anni dopo, durante un trasloco.
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La guarigione arriva quando vuoi davvero accoglierla

A mano a mano che procedeva la mia terapia, mi resi conto che finché non avessi deciso concretamente di guarire nulla sarebbe cambiato. Volevo farcela, con le mie forze, e nel modo più naturale possibile. Iniziai la scuola di Yoga per diventare insegnante, perché non volevo solo stare bene, ma volevo conoscere a fondo gli strumenti e le tecniche da usare… e finalmente re-imparai a respirare!
In pochissimo tempo la pratica yogica ha cambiato la mia vita, ripescandomi sull’orlo del baratro e riportandomi indietro. Gli attacchi di panico si sono prima attenuati per poi sparire completamente. Molti dei miei disturbi fisici svanirono. Iniziai a recuperare finalmente la mia salute. Mi vedevo bella, stavo bene e in pace con me stessa, con le altre persone, con il mondo: ERO FELICE!
Così è iniziato il mio viaggio nel mondo delle discipline olistiche.

Trovai il coraggio di lasciare il lavoro da Copy Writer che avevo nel frattempo trovato, per assecondare la chiamata verso le tecniche di guarigione: dall’Ayurveda e la Yogaterapia ai massaggi, fino a decidere di fare l’Accademia di Naturopatia. Iniziarono gli anni più coinvolgenti della mia vita, convinta finalmente di essere arrivata alla meta, ma non sapevo che Lei mi stava preparando una nuova importantissima iniziazione...
Viaggiavo per piacere, studiavo per piacere, avevo amicizie e relazioni gratificanti, ogni cosa intorno a me mi dava nutrimento, arricchimento. Non avevo più bisogno che i messaggi arrivassero attraverso i sogni, che un’altra me vagasse nel regno onirico, ero pronta a coglierli in ogni istante, in ogni momento. Mi sentivo connessa, completa, nel pieno flusso e in armonia con l’Universo.
Finché un giorno qualcuno non si poggiò sulla mia spalla.

Ci sono incontri destinati a restare per la vita, altri che durano il tempo di uno schiocco di dita, che ci accarezzano come le ali di una farfalla e poi passano oltre, lasciandosi dietro una scia di Bellezza

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Fino ai miei trentadue anni ero fermamente convinta che non sarei diventata madre. Non sentivo l’istinto materno, ed ero concentrata sulla costruzione della mia vita esattamente come la volevo. In un pomeriggio autunnale, durante una lezione, sentii una specie di presenza vicino alla mia spalla…
Mio figlio mi stava chiamando…
Dopo sei mesi, stava crescendo nel mio corpo. Ero felicissima, raggiante, in perfetta salute. Mi stavo organizzando per poter partorire a casa, mi sentivo bene, davvero bene, eppure qualcosa dentro di me mi bloccava dal fare acquisti per l’arrivo di mio figlio.
Non potevo immaginare che da lì a qualche settimana mi sarei ritrovata seduta per terra, nella cameretta semi vuota, il corpo scosso dalle lacrime, stringendo tra le mani il piccolo elefante di peluche che avevo comprato per lui.

Nascita e Morte sono strettamente connesse, e lo si può comprendere osservando come scorre il Tempo in queste circostanze

Dal giorno dell’ecografia morfologica, il tempo assunse una connotazione stranissima, era al tempo stesso dilatato e contratto. Non riuscivo a seguire il suo flusso, e i giorni scorrevano velocissimi, ma dentro di me tutto era rallentato. Nel giro di una manciata di giorni mi ritrovai su un aereo diretto a Bruxelles, con un’interruzione volontaria di gravidanza programmata. Sentivo dentro di me che mio figlio non sarebbe arrivato vivo al termine della gravidanza.
A mano a mano che le settimane passavano, il suo corpicino mostrava tutti i segni di un’incompatibilità con la vita extrauterina, e io mi ritrovai a dover prendere la decisione più difficile di tutta la mia vita.
Il giorno del parto fu una potente iniziazione, di quelle che la vita offre per consacrare un Risveglio.
Fu così che iniziai a preparare come tesi per la fine del corso di Naturopatia, un saggio sul Sacro Femminino. La Dea aveva iniziato a chiamarmi.

Quando hai il coraggio di scrutare nell’oscurità potrai accorgerti che proprio nel punto più profondo c’è la luce più brillante che tu abbia mai visto

La Dea aveva iniziato a chiamarmi, ma io avevo altro da affrontare in quel momento. Passai più di un mese a piangere ogni giorno la morte di mio figlio, in balia dei peggiori mostri che fossi mai riuscita a creare, finché non arrivai a sentirmi svuotata, prosciugata. Mi dissi: “Ora non ho più lacrime da piangere”.
Sapevo di aver toccato il fondo. Anche se fuori non lo davo a vedere, dentro di me si stava consumando una battaglia epica. La mia luce e la mia oscurità vorticavano freneticamente, il mio corpo era bloccato, in preda alla confusione ormonale più totale. E a poco a poco, sentii quel dolore trasformarsi, diventare più dolce, finché il cuore si riempì di amore, gratitudine e tenerezza.
E in quell’amore e quella dolcezza arrivò anche lei, il mio Piccolo Raggio di Luna.
Avevo preparato il mio fisico, la mia mente e la mia anima. Mia figlia Deva Luz è arrivata in una calda notte d’estate, durante la mia ennesima iniziazione, quella che ha sancito la mia Rinascita come Donna e Madre.
Ed è proprio con questa nuova consapevolezza espansa, mentre offrivo letteralmente tutta me stessa a mia figlia, che la chiamata della Dea è tornata insistente…
E questa volta ho risposto!

Quando finalmente riconosci chi sei, sai anche come ritrovarti quando ti smarrisci

Nell’intraprendere il viaggio che mi ha portato a dedicarmi come Sacerdotessa della Dea e del Mare presso il Tempio della Grande Dea di Roma, seguendo gli insegnamenti di Maya Vassallo Di Florio, ho rimesso tutto in discussione, per recuperare pezzi di me stessa e della mia Anima, mettendo al centro la mia Bellezza e la mia Unicità.
Ho iniziato a guardare le mie ombre, ad abbracciarle, perché solo così possono trasformarsi in nostre alleate. Ed è proprio durante una delle mie esplorazioni interiori che è tornato intensissimo questo ricordo...
Avrò avuto tre o quattro anni. Ero sdraiata sulla poltrona del salotto, capovolta, con la testa che ciondolava oltre il bordo della seduta. Nella noia di una calda mattina d’estate, fissavo il pulviscolo atmosferico che si muoveva all’interno del cono di luce creato da un raggio solare che filtrava attraverso le imposte parzialmente oscurate. Fu lì che mi domandai per la prima volta, seguendo il percorso di quei minuscoli puntini lungo il soffitto: “Chi sono?”
E mi ritrovai catapultata in una dimensione in cui non esisteva né spazio né tempo, tutto era consapevolezza, e una tra tutte: sono un’Anima che abita un corpo.
Oggi tutta la mia vita, tutto il mio lavoro sono incentrati su questa Verità. Il mio cammino è ancora lungo, ma ora so che sono qui con uno scopo ben preciso:

Aiutare le persone che si sentono smarrite nel vortice delle loro personali iniziazioni, a ritrovare l’Armonia, la Bellezza, la Leggerezza - ossia il loro BenEssere Autentico - a sentirsi finalmente Complete e Serene.

Ecco in che modo lo faccio... 

TRAINING:

PARTI IN VIAGGIO CON RAMI PER CELEBRARE LA TUA UNICITA' E RICONNETTERTI AL TUO BENESSERE AUTENTICO

Ho usato tutta la mia esperienza personale, le mie conoscenze e i miei studi per elaborare uno strumento che possa essere il faro in mezzo alla tempesta...
e la bussola per i giorni sereni...
Se siamo qui in questo momento, è perché abbiamo qualcosa di incredibilmente bello da portare a compimento...
Far splendere la nostra Luce Unica e Meravigliosa

Perché decidere di Seguire RAMI?

RAMI (Ruota Armonica della Metamorfosi Interiore) è uno strumento pratico che mette al centro la tua Unicità e ti consente di lavorare su più livelli contemporaneamente...

E lo fa in TRE semplici PASSI

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PRIMO PASSO

Scopri i Tuoi Ritmi e armonizzali a quelli della Natura
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SECONDO PASSO

Riconosci, Valorizza e Abbraccia ogni parte di TE
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TERZO PASSO

Trasforma le difficoltà e i cambiamenti in doni preziosi

Scopri come puoi iniziare a lasciar andare i pesi e le zavorre che stanno appesantendo la tua vita mettendo al centro il tuo BenEssere e la tua Salute

Accogliendo ogni cambiamento senza Stress e senza Paura

Professione ai sensi della legge 4/2013